Sharing economy

Che cos’è la sharing economy?

DEFINIRE LA SHARING ECONOMY

La Sharing Economy possiamo definirla come un fenomeno antico, antichissimo con un nome nuovo. Nel passato era consuetudine chiedere in prestito un qualsiasi oggetto ad un vicino che si conosceva. Questa pratica è stata da sempre utilizzata e non ha determinato problemi finché le persone si conoscevano bene e ci si poteva fidare della loro reputazione. Facendo un salto in avanti fino agli anni 90, chiedere in prestito qualcosa non era più di tendenza e anzi quando si voleva qualcosa era più semplice comprarlo anziché chiederlo, primo perché i prezzi erano accessibili e secondo perché così si poteva avere il bene sempre a disposizione. Parte di questa inversione di tendenza è stata caratterizzata dal diverso modo in cui le persone socializzavano, fidarsi dei vicini era diventato strano, alle volte pericoloso. Le persone che conoscevano molto bene i loro vicini erano diventati una minoranza e inoltre si è fatta strada una tendenza indirizzata al possesso.

Nascita della sharing economy

La prima apparizione del termine è avvenuta a partire dalla seconda metà del 2000 quando lo sviluppo delle nuove tecnologie e la coscienza di un necessario miglior sfruttamento delle risorse hanno creato l’esigenza di rivedere i modi di produzione, uso e consumo delle stesse. Una delle prime personalità importanti che ha utilizzato il termine, anche fautore del trend, è il professore dell’Università di Harvard Yochai Benkler. Egli fu uno dei primi a concepire l’utilizzo di open source software dichiarando che attraverso l’utilizzo di questi software si può mitigare l’effetto negativo indotto da una produzione orientata al consumo piuttosto che all’utilizzo, condividendo le risorse a disposizione. Sebbene la condivisione di beni sia sempre stata un’ abitudine reciproca tra le persone che sono vicine tra loro (vicini di casa, la famiglia e gli amici), negli ultimi anni il concetto di condivisione si è evoluto da una pratica della comunità ad un modello di business redditizio. Questa legittimazione crescente riflette i fenomeni di reti peer-2-peer, il consumo collaborativo e l’economia di accesso.

La sharing economy nel mondo di oggi

Nel mercato economico attuale l’idea di “Economia della Condivisione” si sta affermando sempre di più assieme ad una nuova consapevolezza su quello che è considerato come l’utilizzo e possesso dei beni. Proprietà vs Accesso, si tratta di questo contrasto tra forze che determinano un cambiamento che avviene giorno dopo giorno nella società. Complici di questo cambiamento sono le nuove tecnologie. La ragione della diffusione esponenziale di forme nuove di produzione e scambio che vanno sotto il nome di sharing economy è legata al progresso tecnologico degli ultimi anni: Internet, sistemi di geolocalizzazione, smartphone, hanno causato un radicale abbassamento dei costi di comunicazione, di coordinamento e di monitoraggio dei comportamenti. Ed hanno dato origine a due fenomeni che stanno alla base di molte delle nuove strutture economiche: per un verso, modalità di fruizione dei beni basate sull’accesso temporaneo e condiviso in alternativa all’acquisto ed al consumo proprietario; per altro verso, la riduzione del ruolo e del numero degli intermediari tradizionali, che ha permesso in molti settori di eliminare tanti passaggi della catena di produzione e distribuzione, e ha consentito l’incontro degli attori economici privati su piattaforme on line a costi molto ridotti. “Sharing is Caring” è un modo di dire per sottolineare quanto condividere qualcosa sia un atto socialmente riconosciuto come nobile. Autore: Serafino Francesco

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